Michele Centomo nasce a Valdagno (VI) il 21 febbraio 1967, primogenito di Carla Daniele e di Sergio Centomo ed ha un fratello minore di nome Simone.
La famiglia è l'ambiente che lo inizia nel cammino di fede; inserito sin da bambino nella parrocchia di S. Quirico dove è nato e cresciuto, Michele frequenta e fa il ministrante, partecipando alle attività dell'ACR e dell'oratorio.
Diverse sono state le figure significative nella sua crescita spirituale: il parroco mons. Domenico Pesavento, mons. Alessandro Baccega, il vescovo ausiliare di Vicenza mons. Carlo Fanton (suo padrino alla Prima Messa), il suo padre spirituale don Antonio Gallio, ma anche suor Marcellina, suor Paolina e suor Agnese. Tra le persone importanti c'è anche il maestro elementare Mario Balestro.
Dopo il normale percorso di studi (elementari e medie), frequenta il liceo psicosociopedagogico a Vicenza e, successivamente, inizia gli studi teologici prima all'Istituto Teologico "S. Antonio Dottore" a Padova e proseguendo poi presso l'Istituto di Liturgia Pastorale "S. Giustina", dove consegue la licenza in teologia con specializzazione liturgico-pastorale.
Per Michele il cammino di crescita è un percorso "speciale", dove il seminario è stato "sulla strada", al di là della formazione culturale teologico-scientifica.
L'Arcivescovo di Gorizia, p. Antonio Vitale Bommarco lo accoglie in diocesi nel 1993 e lo invia come seminarista nella parrocchia di S. Michele Arcangelo a Cervignano (UD). Viene ordinato diacono l'8 dicembre 1994 e poi presbitero il 4 giugno 1995 per le mani di mons. Bommarco ed a Cervignano dove ha svolto il servizio come seminarista dedicherà le primizie sacerdotali come vicario parrocchiale fino al 1997.
Nel 1997, mons. Bommarco, lo chiama quale suo segretario particolare, incarico che proseguirà anche, fino al 2005, con il successore mons. Dino De Antoni (divenuto Arcivescovo di Gorizia nel settembre 1999). Nello stesso tempo don Michele diventa maestro delle celebrazioni liturgiche arcivescovili, incarico che mantiene ancora oggi.
Divenuto sacerdote, don Michele si inserisce nella scuola insegnando Religione Cattolica, prima a Cervignano (ITIS "Malignani" ed al Liceo Scientifico), poi a Gorizia (alla scuola media "Attems" ed al Liceo delle Scienze umane e linguistico); attualmente a Grado (all'Istituto Tecnico professionale per l'Enogastronomia e l'ospitalità alberghiera).
Diversi sono gli incarichi che riempiono la sua vita sacerdotale: Vicario parrocchiale a Cervignano del Friuli (dal 1995 al 1997); Segretario particolare degli Arcivescovi Bommarco e De Antoni (dal 1994 al 2005); segretario dell'Ufficio Liturgico Diocesano e poi direttore del medesimo (dal 1995 ad oggi); maestro delle celebrazioni liturgiche arcivescovili (dal 1999 ad oggi); collaboratore della Pastorale nella comunità di S. Giusto a Gorizia in aiuto al compianto don Giovanni Battista Tomasin; formatore presso la Scuola dell'infanzia delle Ancelle di Gorizia.
Per otto anni (dal 2008 al 2016) è stato Arciprete della Parrocchia dei Santi Ermacora e Fortunato ad Aquileia (UD) e nel contempo Amministratore parrocchiale della parrocchia di S. Antonio Abate a Belvedere (UD), per passare nel 2016 a guidare la parrocchia di S. Eufemia a Grado e quella di S. Marco Evangelista a Fossalon.
Dal 10 ottobre 2021 è parroco dell'Unità Pastorale di Romans d'Isonzo e Versa e riveste il ruolo di Amministratore parrocchiale di Fossalon (incarico che andrà avanti fino alla conclusione dei lavori del presbiterio della chiesa).
Dal 2006 è iscritto all'Albo dei Giornalisti pubblicisti del FVG.
In Azione Cattolica viene incaricato a livello diocesano dell'assistenza spirituale di tutto il settore giovani (giovanissimi e giovani) di A.C. per un lungo periodo (dal 2005 al 2017). In questo tempo si impegna nella formazione degli educatori e nel seguire i vari gruppi parrocchiali o interparrocchiali presenti in diocesi nel loro cammino di crescita nella fede anche con l'esperienza dei campi estivi in montagna perché « ... il periodo dell'estate può diventare un'occasione di crescita umana e cristiana per tutti». I campi estivi sono «palestra di relazione, preziosa occasione dove mettere a frutto i propri talenti, un contesto privilegiato dove sperimentare le potenzialità del gruppo e crescere nella scoperta di sé e della propria dimensione religiosa» in un cammino che «con entusiasmo deve portare a condividere e testimoniare il carisma dell'A.C. che ha le sue radici nel Vangelo».
Dal novembre 2021, don Michele è assistente generale dell'Azione Cattolica goriziana e attraverso le sue parole cogliamo l'espressione del suo pensiero, delle sue attese, delle sue speranze ed i suoi propositi per la vita associativa:
«L'Arcivescovo mi ha chiesto di assumere questo incarico a servizio dell'A.C. Diocesana a 360° come Assistente Unitario con la corresponsabilità del caro don Giovanni De Rosa per il settore ACR. Ritorno "a casa". Definirei con un'espressione l'esperienza fatta negli anni scorsi in qualità di Assistente A.C. Giovanissimi-Giovani: armonia!
Non dimentico i vice presidenti che si sono susseguiti nei miei ben quattro mandati e i presidenti con i quali abbiamo condiviso gioie, speranze, difficoltà e l'indimenticabile don Renzo Boscarol, assistente generale.
In A.C. abbiamo un cuore grande: nel nostro cuore trovano posto uomini e donne, bambini, ragazzi, adolescenti e giovani che abitano questo tempo, ciascuno con le proprie gioie e le fatiche quotidiane. Ci sta a cuore la vita delle persone, la famiglia, il lavoro, la scuola e l'università, ma anche la sofferenza, la malattia, le fragilità di ognuno. Ci sta a cuore l'impegno a camminare accanto ai fratelli nelle esperienze quotidiane, condividendo le occasioni preziose riservate a ciascuno. Ci sta a cuore l'incontro personale con il Signore risorto, che passa attraverso una vita di fede autentica condivisa con la comunità cristiana, e la passione per la Chiesa.
Ci stanno a cuore soprattutto i poveri e gli “ultimi” di una società che spesso mette ai margini chi vive nella difficoltà e nella sofferenza.
Per tutto questo ci sta a cuore la vita associativa. Quella dell'Azione Cattolica è un'esperienza bella di vita e di fede che desideriamo condividere con tanti fratelli. Attraverso una rete fitta di legami buoni ci impegniamo, ancora una volta, ad avere un cuore che batte per l'altro, nella fraternità della vita cristiana e a testimoniare l'amore del Padre nei contesti quotidiani della nostra esistenza».