Giovanni Battista Carletti nacque a Strassoldo (UD) il 31 ottobre 1938, in una famiglia di umile appartenenza, secondogenito di Teresa e Giuseppe Carletti.
La sua fu una vocazione adulta. Compiuti gli studi ginnasiali presso diversi istituti, tra cui le case salesiane, frequentò gli studi liceali e teologici a Gorizia ed Udine, entrando in seminario nel 1961 e dove, per la sua età, venne considerato il "fratello maggiore".
Fu ordinato sacerdote da mons. Pietro Cocolin il 1° settembre 1968 ad Aquileia.
Ricevuta l'ordinazione, insieme al compagno di studi don Pierpaolo Soranzo, svolse il mandato di cooperatore a Cervignano; a metà degli anni Settanta fu parroco per un triennio a Scodovacca e quindi dal 1978 al 1998 ebbe l'incarico di parroco e di decano di Cervignano. Nel 1998 divenne parroco di Romans, Versa e Fratta.
Nel suo lungo ministero diede una larga testimonianza del suo essere cristiano al servizio delle comunità e dei fratelli.
In Azione Cattolica fu assistente diocesano dell'ACR dal 1977 al 1980, ma nello stesso tempo fu assistente dell'Azione Cattolica nelle parrocchie da lui guidate.
La possibilità di partecipare ad alcune iniziative culturali o ad alcune esperienze associative, come quelle dell'Azione Cattolica, sollecitarono anche l'attenzione dei giovani che avevano a cuore il domani, in modo particolare quello della Chiesa.
Dopo le esperienze nei gruppi giovanili, don Nino (come veniva chiamato) assunse responsabilità pastorali che lo portarono ad affrontare tematiche diverse e nelle quali emerse la sua sensibilità per i temi della carità e della giustizia, della catechesi e della formazione soprattutto delle famiglie che hanno scelto il matrimonio cristiano.
A Cervignano si spese per il rinnovamento dell'oratorio "S. Michele" e per il recupero dell'antica chiesa madre. Nello stesso tempo maturò nuove proposte sul piano educativo e della catechesi. L'attenzione agli ultimi e la carità rientravano nella sua esigente prospettiva di vita cristiana testimoniata.
Fu sua l'intuizione della "settimana di catechesi" per la formazione di catechiste e catechisti delle parrocchie e della diocesi.
Trasferito a Romans ricominciò con entusiasmo sia continuando l'iniziativa della catechesi, sia impegnandosi per i lavori alla chiesa ed al campanile; soprattutto mise in atto un progetto di accoglienza dei ragazzi e dei giovani.
L'intensità delle iniziative e delle proposte caratterizzarono la sua presenza a Romans, dove consumò tutte le sue forze.
Nel mese di settembre 2012 venne insignito dall'Arcivescovo mons. De Antoni del titolo di Monsignore Cappellano del Papa. Per motivi di salute si ritirò nella comunità sacerdotale di Gorizia e si spense il 7 settembre 2016 all'Ospedale Civile.
La liturgia di commiato si svolse nella chiesa parrocchiale di Romans, presieduta dall'Arcivescovo mons. Redaelli e con la presenza dell'Arcivescovo emerito mons. De Antoni oltre che di una sessantina di sacerdoti provenienti anche dalla diocesi di Udine.
La sua salma riposa accanto ai suoi cari nel cimitero di Strassoldo, suo paese natale.