Lo statuto, che risale al 1874, indica che lo scopo della Associazione è quello di “formare tutte quelle che vi appartengono ad uno spirito franco e coraggioso nel professare e praticare pubblicamente la religione cattolica…”
Lo statuto, che risale al 1874, indica che lo scopo della Associazione è quello di “formare tutte quelle che vi appartengono ad uno spirito franco e coraggioso nel professare e praticare pubblicamente la religione cattolica…”
Il documento, nell’aggiornamento del gennaio 1932, stabilisce, nell’articolo dedicato alla Natura dell’Associazione, che “La Gioventù Femminile di Azione Cattolica è un ramo della Unione Femminile Cattolica Italiana, e si compone di tutte le Associazioni giovanili femminili di Azione Cattolica che raccolgono nubili di buona condotta morale, di qualsiasi condizione sociale, dai 15 ai 30 anni di età”
Il documento, nell’aggiornamento del gennaio 1932, stabilisce, nell’articolo dedicato alla Natura dell’Associazione, che “La Gioventù Femminile di Azione Cattolica è un ramo della Unione Femminile Cattolica Italiana, e si compone di tutte le Associazioni giovanili femminili di Azione Cattolica che raccolgono nubili di buona condotta morale, di qualsiasi condizione sociale, dai 15 ai 30 anni di età”
La lettera, del 4 aprile 1932, sostenendo la necessità di far sorgere anche a Gorizia una “Associazione Cattolica di Uomini” allo scopo di collaborare con la Gerarchia Ecclesiastica, si conclude con un invito ad una seduta preparatoria
La lettera, del 4 aprile 1932, sostenendo la necessità di far sorgere anche a Gorizia una “Associazione Cattolica di Uomini” allo scopo di collaborare con la Gerarchia Ecclesiastica, si conclude con un invito ad una seduta preparatoria
Nella lettera, datata 12 maggio 1932, oltre alla nomina del reverendo Romano Roman ad Assistente Ecclesiastico della Giunta Diocesana di A.C.I., si elencano, tra l’altro, anche i nominativi del presidente della stessa giunta (dott. Angelo Culot) e quelli dei presidenti diocesani, tra cui, per gli U.C., Camillo Medeot
Nella lettera, datata 12 maggio 1932, oltre alla nomina del reverendo Romano Roman ad Assistente Ecclesiastico della Giunta Diocesana di A.C.I., si elencano, tra l’altro, anche i nominativi del presidente della stessa giunta (dott. Angelo Culot) e quelli dei presidenti diocesani, tra cui, per gli U.C., Camillo Medeot
L’aggiornamento del 1932 del documento, nell’articolo 1 dedicato alla Natura dell’Associazione, afferma che: “L’Unione Donne è uno dei rami dell’Unione Femminile Cattolica Italiana.
È consacrata al S. Cuore di Gesù ed a Maria Santissima Annunziata, ed è sotto la protezione di Santa Caterina da Siena e della beata Anna Maria Taigi.
… ha per motto: Fortes in Fide”.
L’aggiornamento del 1932 del documento, nell’articolo 1 dedicato alla Natura dell’Associazione, afferma che: “L’Unione Donne è uno dei rami dell’Unione Femminile Cattolica Italiana.
È consacrata al S. Cuore di Gesù ed a Maria Santissima Annunziata, ed è sotto la protezione di Santa Caterina da Siena e della beata Anna Maria Taigi.
… ha per motto: Fortes in Fide”.
Il documento, dopo una densa analisi introduttiva, dedica delle interessanti note sullo stato delle federazioni Diocesane delle Unione Uomini e Unione Donne e sulle sezioni laureati e studenti universitari
Il documento, dopo una densa analisi introduttiva, dedica delle interessanti note sullo stato delle federazioni Diocesane delle Unione Uomini e Unione Donne e sulle sezioni laureati e studenti universitari
Il progetto dello statuto organico presenta un modello di organizzazione verticistica che, come Organismo Supremo, pone una Commissione Cardinalizia “(tre Cardinali Vescovi residenziali)”, supportata da un Segretario della Commissione “(Vescovo residenziale, Assistente Ecclesiastico Generale)”
Il progetto dello statuto organico presenta un modello di organizzazione verticistica che, come Organismo Supremo, pone una Commissione Cardinalizia “(tre Cardinali Vescovi residenziali)”, supportata da un Segretario della Commissione “(Vescovo residenziale, Assistente Ecclesiastico Generale)”
In vigore dal 1° novembre 1969, festa di tutti i Santi, presenta il testo proposto dalla Giunta Centrale dell’A.C.I. il 12-13 luglio 1969, approvato dalla Commissione per il laicato della C.E.I. nel luglio del 1969 e dall’Episcopato italiano nel settembre del 1969
In vigore dal 1° novembre 1969, festa di tutti i Santi, presenta il testo proposto dalla Giunta Centrale dell’A.C.I. il 12-13 luglio 1969, approvato dalla Commissione per il laicato della C.E.I. nel luglio del 1969 e dall’Episcopato italiano nel settembre del 1969
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