Nome: ROLANDO
cognome: CIAN
Luogo di nascita: MILANO
Data di nascita: 27.2.1918
Professione: MAGISTRATO
Diocesi: GORIZIA
Luogo di morte: CASSACCO
Provincia: UDINE
Data di morte: 9.10.1977
Ramo di Azione Cattolica: Gioventù Italiana di Azione Cattolica
Partito politico: DEMOCRAZIA CRISTIANA
Note biografiche
Rolando Cian nacque da Giacomo Cian ed Ermenegilda Valent il 27 febbraio 1918 a Milano (dove il padre era profugo), ma crebbe e visse a Ruda in provincia di Udine.
Dopo le elementari entrò in seminario a Gorizia e vi rimase fino alla fine del ginnasio. Alla fine degli anni Trenta studiò giurisprudenza in quanto voleva diventare l’avvocato “dei poveri”.
L’osservazione della realtà della Bassa Friulana (dominata dal latifondo) e l’approfondimento della dottrina sociale della Chiesa lo portarono a prepararsi alla vita politica. Si laureò nel 1942 con il massimo dei voti e fin dal 1943 fu tra i promotori della preparazione dei cattolici alla vita politica.
Nel 1944 fu vivacemente impegnato nell’attività clandestina, come partigiano della brigata “Osoppo”.
Agì tra le associazioni di Azione Cattolica parlando dei temi sociali e fu anche invitato dalla direzione del Seminario di Gorizia ad incontrare i chierici per presentare l’attività dell’Azione Cattolica con particolare riguardo all’aspetto sociale. Fu, inoltre, un convinto sostenitore della dottrina sociale della Chiesa ed aspirava all’unico fine del bene comune.
Fu una persona di grande levatura morale e sociale, al punto che lasciò la carriera di magistrato (appena laureato diventa Pretore a Cormons) per dedicarsi all’attività sociale in provincia di Gorizia, dove nei primi anni dopo la seconda guerra mondiale c’era una notevole conflittualità politica derivante, soprattutto dall’azione politica di Tito (allora dittatore della Jugoslavia), che aveva desiderato e combattuto perché quel territorio venisse sottratto all’Italia.
Nel secondo dopoguerra fu tra i fondatori della Democrazia Cristiana goriziana, impegnandosi anche nelle ACLI (divenne consigliere nazionale) e, dopo aver preso parte alla CGIL unitaria, nella CISL.
Quando divenne Segretario Generale dell’Unione della provincia di Gorizia, iniziò subito a girare per le parrocchie per contattare particolarmente i giovani e convincerli ad avviarsi alla militanza sindacale cislina.
Proprio il sindacato lo vide protagonista delle lotte in difesa del bracciantato agricolo (Fossalon, Isola Morosini…) e dei diritti umani ed economici degli operai (Cantieri navali di Monfalcone, Cotonificio Triestino, SAFOG). In seguito, a partire dalla metà degli anni Cinquanta, svolse la sua attività sindacale a Salerno (dove era stato inviato dalla segreteria confederale in seguito al Progetto Mezzogiorno voluto da Giulio Pastore come commissario nel 1954) ed a Napoli (nel 1960 come segretario provinciale) e questo «si inseriva in uno sforzo di riabilitazione e di progresso del Mezzogiorno che negli anni Cinquanta si delineava come il primo e il più grande impegno politico riformatore».
Il 15 febbraio 1964 rassegnò le dimissioni da segretario dell’Unione di Napoli e rientrò a Gorizia, trascorrendo il resto della sua esistenza come dirigente della DC a Gorizia e stimato tecnico alla regione Friuli Venezia Giulia.
Era dotato di una buona sensibilità musicale e, alla fine della seconda guerra mondiale, fondò ufficialmente il coro polifonico di Ruda, coro che assunse inizialmente il nome emblematico di “Costanza e concordia”.
Rolando Cian fu uomo di frontiera che nei confini non vedeva un limite, infatti fu il primo ad avere rapporti con un gruppo culturale jugoslavo e fondò il Circolo “Frontiera aperta” in tempi ancora problematici.
Rolando Cian morì il 9 ottobre 1977 a Cassacco, in provincia di Udine, in un incidente stradale.
Fonti e Bibliografia:
PAOLO FELTRIN (a cura di), Rolando Cian uomo di frontiera. Passione e coerenza tra sindacato e politica, ed. BiblioLavoro, Sesto San Giovanni 2013
RENZO BOSCAROL, Rolando Cian: uomo di frontiera, in “Nuova Iniziativa Isontina” n. 63, 31 dicembre 2013
FERRUCCIO TASSIN, La sintesi fra sentire degli umili e la grande cultura, in “Voce Isontina” del 18 maggio 2020
F. TASSIN, Rolando Cian. Un intellettuale con la povera gente. Il ricordo di uno dei personaggi più amati della Bassa friulana, in “Imagazine”, 17 febbraio 2021
Compilatrice scheda: Maria Serena Novelli