Nome: ANTONIO
Cognome: CARLETTO
Luogo di nascita: SAN BONIFACIO
Provincia: VERONA
Data di nascita: 15.2.1921
Professione: STUDENTE UNIVERSITARIO
Diocesi: GORIZIA
Luogo di morte: PADOVA
Data di morte: 18.6.1997
Ramo di Azione Cattolica: Gioventù Italiana di Azione Cattolica
Partito politico: DEMOCRAZIA CRISTIANA
Note biografiche:
Antonio (Toni) Carletto, nacque a San Bonifacio (Vr) il 15 febbraio 1921, primogenito di Giovanni Battista Carletto e Lucia Marcolin. Nel 1938 si trasferì a Gradisca d’Isonzo (Go). Per alcuni anni insegnò come maestro elementare a Tolmino e Circhina (località attualmente in Slovenia), poi, nonostante lo scoppio della guerra e il suo impegno nella Resistenza, frequentò la facoltà di lettere all’Università di Padova.
Si arruolò come volontario e partecipò alla campagna di Albania.
In parrocchia a Gradisca frequentava il circolo GIAC “San Marco”.
Dopo l’8 settembre 1943, lo smarrimento, la desolazione e la caduta degli ideali indussero molti giovani ad una riflessione.
Durante il 1944, il circolo della GIAC da lui frequentato di Casa Coassini a Gradisca d’Isonzo conobbe un’intensa partecipazione. Nel numero di Natale del periodico ciclostilato «Il ruggito di San Marco» (che i giovani della GIAC stampavano in proprio) Antonio Carletto scrisse l’articolo di apertura sul tema “pregate per i persecutori”.
Antonio Carletto partecipò alla brigata delle Squadre d’Azione Patriottica “Isonzo” di Gradisca della divisione “Garibaldi-Natisone”, nella quale era stato designato nell’incarico di “commissario politico” perché, come studente universitario, era il più acculturato del gruppo. Nell’estate del 1944, attraverso dei brevi colloqui, veniva chiesto ai giovani di costituire un’organizzazione per succedere ai tedeschi o per qualsiasi altra evidenza.
Il 15 febbraio 1945 Carletto rischiò di essere arrestato durante una retata dei repubblichini nella quale vennero catturati 8 partigiani. Tre giorni più tardi, in seno al CLN gradiscano si venne a sapere che gli otto partigiani erano stati rinchiusi nel carcere di Gorizia. Toni Carletto si recò a Gorizia per cercare un contatto con loro. Durante l’ora d’aria, passeggiando fuori dal carcere, con fare indifferente, fischiettò un motivetto convenzionale di quindici note. Subito sentì le medesime note provenire dall’interno (a questo punto gli arrestati sanno che chi è rimasto in libertà sta cercando di liberarli).
Il 28 febbraio gli otto partigiani vennero trasferiti da Gorizia a Palmanova su un camion scortato da soldati della Wehrmacht. Il CLN locale (di cui Carletto faceva parte quale rappresentante della Democrazia Cristiana), informato in anticipo, organizzò un attacco alla colonna tedesca presso il ponte di Versa, ma le opinioni erano discordi. La decisione finale sul da farsi venne demandata proprio al commissario politico Antonio Carletto che, all’ultimo momento e a malincuore, decise di non effettuare l’azione a causa del rischio di perdere le vite sia degli attaccanti che degli ostaggi.
Il 5 marzo temendo di essere arrestato a sua volta, per precauzione, si rifugiò nella cella campanaria del campanile della chiesa di Bruma assieme al fratello Alessandro, dove continuò a vivere, nascosto dal cappellano don Gè Salomone, fino alla fine della guerra.
A guerra conclusa, partecipò alle attività del CNL e poi assieme a Rolando Cian organizzò a Gradisca le ACLI e il Sindacato libero.
Si impegnò molto per le elezioni del 18 aprile 1948. Sposatosi proprio in quell’anno (dal matrimonio nacquero quattro figli), operò nel mondo della scuola come preside, prima a Grado nella nascente scuola media, poi a Padova.
Nel 1985 partecipò al convegno “I cattolici isontini nel XX secolo. Il Goriziano fra guerra, resistenza e ripresa democratica (1940-1947)”, organizzato dall’Istituto di Storia Sociale e Religiosa di Gorizia, raccontando la sua esperienza del tempo della Resistenza.
Morì a Padova il 18 giugno 1997.
Fonti e bibliografia:
ANTONIO CARLETTO, Testimonianza, in “I cattolici isontini del XX secolo. III. Il Goriziano fra guerra, resistenza e ripresa democratica (1940-1947)”, Istituto di Storia Sociale e Religiosa, Gorizia 1987
GIANNI MARIZZA, I nostri insegnanti, pp.219-228, Cartostampa Chiandetti, Reana del Rojale 2015
MARIA SERENA NOVELLI, L’Azione Cattolica a Gradisca. 75 anni di vita ed attività, Cormons, Poligrafiche San Marco, 1995
Compilatrice della scheda: Maria Serena Novelli