Essere costruttori di pace è senz’altro una questione di stile. In un tempo ancora pieno di incognite, scandito da molte sollecitazioni spesso contrastanti tra loro che alimentano speranze ma anche paure e al tempo stesso generano egoismi, dobbiamo far prevalere lo stile alle mode passeggere.
Il Mese della Pace rappresenta un vero proprio “presidio” associativo. Il mese di gennaio viene da anni dedicato dall’intera AC nazionale al tema della pace, che si conclude con una giornata unitaria.
Nel corso degli anni oltre a commentare il messaggio del Papa ci sono state delle occasioni particolari, ricordiamo il 2005 alla Piazza della Transalpina con i sindaci di Gorizia e di Nova Gorica, sul luogo dove si era svolta nel maggio del 2004. la festa per la caduta del confine, trasmessa in Eurovisione.
Nel 2006, anno dell’apertura del Cara di Gradisca, l’AC ha predisposto un documento sull’accoglienza, condiviso dall’Arcivescovo De Antoni, al termine dell’impegno richiesto, anche all’AC, presso il centro di accoglienza S. Giuseppe di Gorizia, organizzato dalla Diocesi.
L’Associazione offre alla nostra diocesi l’occasione di vivere questo importante momento unitario, promuovendo per il settore adulti incontri e dibattiti per un confronto ed una dialettica che riproponga la “Pace” come stile per le nostre vite.